Quali sono i colori del buon riposo?
Il riposo è una delle sfide più complesse della contemporaneità.
L’iperstimolazione sensoriale, il ritmo di vita frenetico, l’ansia (a volte un materasso scomodo!) impediscono a un numero crescente di persone di dormire bene.
Di certo non attribuiamo al colore delle nostre pareti, lenzuola e pigiama la qualità del nostro riposo.
Tuttavia l’effetto diretto dei colori sulle emozioni, sull’attivazione nervosa e persino sulle decisioni è largamente dimostrato;
il sonno e il riposo sono influenzati allo stesso modo dalla temperatura e saturazione dei colori.
Ciò significa che i colori che osserviamo, consciamente o inconsciamente, prima di andare a dormire, avranno un effetto su di noi.
Entriamo dunque nel mondo dei colori del buon riposo
Uno studio pubblicato sull’autorevole “Journal of Physiological Anthropology and Applied Human Science” ha indagato quali tiplogie di luci e colori possano disturbare il sonno.
Diversi soggetti sono stati esposti a luci di colore diverso per sei ore e mezza prima di dormire; poi si mettevano a letto monitorati da polisonnogramma.
La polisonnografia è un test diagnostico che registra l’andamento e le variazioni di alcuni parametri fisiologici durante le fasi REM e NON-REM.
E’ bene ricordare che il sonno si caratterizza per due fasi principali, che si alternano l’una con l’altra per diverse volte (4-5 cicli) nel corso della notte; queste fasi sono:
La fase NON-REM, o sonno ortodosso, che si contraddistingue per quattro stadi, durante i quali il sonno diviene progressivamente più profondo.
-Addormentamento (stadio 1)
-Fase del sonno leggero (stadio 2)
-Fase del sonno profondo (stadi 3 e 4)
La fase REM, o sonno paradosso, che inizialmente copre una piccola porzione dei cicli del sonno notturno; verso il mattino, però, si allunga, sottraendo tempo alla fase NREM.
Ogni ciclo composto da una fase NON-REM e una fase REM dura mediamente 90-100 minuti.
Solo la corretta alternanza tra la fase NON-REM e la fase REM garantisce un riposo ristoratore.
Le persone esposte prima del sonno al riflettore colorato ad alta temperatura (es : rosso) hanno un tempo di riposo inferiore nella fase Rem.
Un altro significativo studio analizza invece l’impatto del colore delle pareti di una stanza sul riposo.
I diversi soggetti riposano in una stanza con pareti rosse o blu.
Le stanze rosse hanno avuto effetti peggiori sul sonno, poiché questo colore aumenta l’eccitabilità e rende difficile addormentarsi.
E allora quali sono i colori del buon riposo?
I colori freddi sono quelli ritenuti maggiormente capaci di indurre un senso di benessere e relax : celeste, blu e al verde in camera da letto: possono essere scelti per la biancheria da letto ma anche sottoforma di lampade a luce soffusa. Il blu, colore del mare e del cielo, trasmette pace, riparo e immensità.
Il verde è direttamente correlato alla freschezza e alla natura.
Il bianco, associato alla pace, alla pulizia e alla serenità, favorisce la concentrazione e si abbina facilmente.
Eccezione tra i colori caldi, il giallo crea un senso di equilibrio, armonia e gioia. Ma è bene sia in tonalità chiare e leggermente sature, come le tonalità pastello.