Consigli per dormire bene...
Talvolta, pur essendo consapevoli di quanto sia importante, tendiamo a sottovalutare quanto sia essenziale per la propria salute garantirsi una routine ottimale, che vada anche oltre la regolare attività fisica ed un’alimentazione consona e possa abbracciare quindi la propensione verso un consono riposo notturno. Un calo di ore di riposo procura a lungo termine conseguenze negative non solo in termini sportivi peccando e riscontrando difficoltà nelle proprie prestazioni, non solo per una questione di inattività celebrale o comunque di consequenziale rallentamento, ma anche disfunzioni a livello ormonale e carenze frequenti di altro genere che apportano stanchezza, spossatezza e, banalmente e sostanzialmente, pigrizia.
Dormire bene concilia, favorisce ed alimenta il mantenimento di una routine ideale: mangiare di meno, stimolando di meno l’appetito e evitando la sensazione di “fame per noia”, quindi essere maggiormente in salute, tenendo in considerazione in ogni caso che statisticamente negli ultimi periodi la qualità del sonno è cambiata in maniera negativa, così come la quantità del sonno, che ha subito un drastico abbassamento in termini di ore investite a riposare.
Il Centro Permaflex Calabria ha deciso di esporre una serie di consigli e di buone abitudini da adottare per favorire un miglioramento del tuo riposo.
Lo sapevi che uscire, o meglio familiarizzare ed esibirsi alla luce del sole, è sicuramente un processo positivo per il tuo corpo? Lo spiega la scienza: una semplice attività compiuta in modo del tutto naturale quale può essere esporsi alla luce influenza positivamente il cosiddetto ritmo circadiano. Si tratta di una sorta di orologio biologico interno ricollegato alla fase diurna e notturna, la luce ha modo di mandare dei feedback al nostro cervello e il tutto è ottimizzato in termini di benessere psico-fisico, procurando anche un flusso di energia maggiore nel corso della giornata. Una ricerca scientifica ha difatti dimostrato i risultati ipotizzati: alcuni anziani, presi come casi studio, dopo aver effettuato una routine comprensiva di esposizione alla luce solare, hanno notato un aumento pari a due ore della durata delle proprie dormite, avanzano l’ipotesi di un miglioramento anche in termini di efficacia e di riposo soddisfacente.
Anche diminuire l’esibizione dei nostri occhi verso le luci blu nel corso delle ore serali può essere sicuramente di aiuto.
Non si tratta di un paradosso, è anzi piuttosto risaputo il fatto che mentre la lune naturale può conseguire benefici, quella artificiale invece finisce per essere del tutto dannosa, in quanto altera determinati ormoni quali per esempio la creazione della melatonina e stimola la mancanza di necessità di addormentamento. Con il termine “luce blu” ci riferiamo in particolare alle luci derivanti da dispositivi elettronici quali computer, tablet o cellulari.
A proposito di ormoni e di melatonina, ingerire degli integratori alla melatonina è sicuramente consigliato, in particolare per chi soffre di insonnia: non costituisce un’abitudine in grado di abbattere del tutto le problematiche ricollegate all’insonnia, però sicuramente in termini di stimolazione al processo di addormentamento o comunque alla fase dormi-veglia, può essere un plus aggiuntivo che apporta un rilassamento delle attività celebrali. Le nostre affermazioni sono sostenute da studi effettivi e da soggetti presi in esame che hanno riscontrato un sostanziale miglioramento: soli 2 milligrammi di melatonina possono fare la differenza.
Un’altra buona abitudine è sicuramente quella di non assumere caffeina in tarda serata, mentre infatti bere caffè al mattino riesce a farci rimanere attivi, energici, vitali, concentrati durante la giornata, in generale riesce a farci sentire più dinamici, bere caffè prima di andare a dormire può essere estremamente deleterio: essa rimane in circolo per 6-8 ore per cui per ovvi motivi è sconsigliata la somministrazione così come è consigliata una moderata assunzione nel corso della giornata.
Alcuni giorni sono percepiti o sono effettivamente più pesanti di altri, alcuni episodi generano più ansia, così il sonnellino pomeridiano sembra essere di aiuto saltuariamente. L’importante è che sia un evento ben definito e che non si riveli una routine meccanica: limitare il classico riposo diurno post-pranzo e la sua atipicità è raccomandabile. Il ritmo circadiano, l’orologio biologico interno, può risultare disorientato. Questa considerazione non è un dato di fatto, alcuni soggetti infatti, nonostante i classici riposi pomeridiani, non subiscono alcuna influenza nello status di addormentamento serale né va ad inficiare negativamente sulla qualità del riposo.
Il ritmo circadiano del corpo si abitua in modo regolare, spontaneo e naturale con l’alba e con il tramonto, ecco perché la chiave di tutto sarebbe quella di essere propensi ad addormentarsi e svegliarsi ad orari ben precisi, abbracciare quella routine preimpostata e lasciar passare qualche settimana per abituarsi ai nuovi ritmi.
Oltre all’assunzione di melatonina, anche altri integratori possono essere d’aiuto, anche delle tisane: dalla valeriana alla teanina, dalla lavanda al magnesio, sono tutti integratori e rimedi naturali che possono essere tenuti in considerazione. Chiaramente non agiscono nell’immediato e ad alcuni individui possono anche non avere nessun effetto concreto e ponderato.
E’ alquanto risaputo che l’alcool possa causare degli sbalzi di umore, influenzare in modo sfavorevole il sonno, nonché apportare dei problemi di respirazione causando apnee notturne disturbando quindi il normale corso del sonno e del riposo nonché causare problemi di salute: le apnee ostruttive del sonno, infatti, comporta l’interruzione momentanea e repentina della respirazione dal momento che viene causata un’otturazione delle vie aeree.
L’ambiente che popola, che compone la camera da letto, sembra banale, ma fa la sua parte: la disposizione dell’oggettistica presente in loco, quindi la posizione dell’arredamento, il rumore, la presenza di eventuali luci, la temperatura della stanza, incidono enormemente sulla nostra psicologia, sul nostro stare bene, sul nostro adagiarsi sul letto e sulle sensazioni (di rilassamento o nervosismo) che proviamo, che possono favorire o rendere al contrario sgradevole la fase di addormentamento. L’ambiente deve essere rilassante, pulito, emanare una sensazione positiva ed accomodante.
La temperatura propria della camera da letto è sicuramente presente tra i fattori da tenere in considerazione, soprattutto quanto si tratta di monitorare il calore nella stagione estiva, non si tratta solo della temperatura della stanza, ma anche di quella del proprio corpo, solitamente la temperatura-tipo per la gran parte delle persone è pari a 20°C.
Mantenere un ciclo di orari ben determinati anche nel processo di alimentazione può essere determinante: per esempio non mangiare tardi la sera, cenare tardi ed in modo sproporzionato non consente alle persone di addormentarsi in modo più veloce, anzi dilata le tempistiche facendoci sentire appesantiti.
Alcune persone hanno sperimentato delle tecniche di addormentamento molto efficaci: ascoltare musica prima di addormentarsi, leggere un buon libro. Tutto ciò viene effettuato al fine di procedere con il rilassarsi, con il mantenere la mente libera.
Un altro metodo molto in voga è effettuare un bagno caldo, una doccia fresca, in base chiaramente al periodo stagionale, aiuta ad addormentarsi in maniera più rapida.
I disturbi del sonno possono fare la loro parte in modo negativo: in precedenza abbiamo parlato dell’apnea notturna, che infatti è uno dei più comuni, dei più diffusi, causando respiro affannoso e pesante.
Effettuare attività fisica in modo frequente e continuativo, ma non a ridosso del riposo serale: l’esercizio fisico apporta ad una riduzione delle tempistiche per addormentarsi, aumenta la durata media del riposo ma se effettuato la sera rende più attivi, aumentando il livello di essere propensi a rimanere svegli, vengono stuzzicati gli ormoni quali l’adrenalina: non è molto dannoso e dipende e varia da soggetto a soggetto.
Non bere molto prima di dormire per ovvi motivi! L’idratazione è chiaramente basilare, di vitale importanza, fondamentale per l’esistenza dell’essere umano, ma è consigliato di non bere a ridosso delle due ore prima di andare a dormire!
In ultima istanza, ma non di certo meno importante… il letto, il materasso e il cuscino devono essere quelli giusti, quelli più adatti, quelli maggiormente confortevoli… che noi del Centro Permaflex Calabria possiamo offrire!
Riposare è fondamentale. Come detto inizialmente, la riduzione del sonno influenza l’andamento della propria salute: aumento del rischio di obesità per una percentuale pari all’89%, nei bambini e al 55% negli adulti, così come un eventuale sviluppo di malattie cardiache e del diabete.
La tua salute al centro di tutto.
Cosa ne pensi di questo articolo? Il Centro Permaflex Calabria spera possa esserti stato d’aiuto…
Inoltre, quale materasso saresti propenso/a a scegliere? Faccelo sapere lasciando un commento, se ti và!
A presto!